Rinaldo Alessandrini è clavicembalista, organista e fortepianista oltrechè fondatore e direttore di Concerto Italiano. Da ormai quaranta anni sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, cercando di riattribuire alle esecuzioni tutte quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII.
Oltre a curare l’attività di Concerto Italiano conduce una intensa attività solistica, ospite dei festivals di tutto il mondo, negli USA, in Canada, in Giappone oltre che in Europa.
Durante la sua attività di direttore ospite ha diretto orchestra quali quelle del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Sinfonica Ciudad de Granada, Detroit Symphony Orchestra, Orchestra Regionale Toscana, Scottish Chamber Orchestra, Northern Symphonia, Orchestra of the Age of Enlightement, Boston Handel & Haydn Society, Freiburger Barockorchester, Orchestra del Teatro de La Monnaie, Orchestra Sinfonica di Stavanger, Portland Baroque Orchestra, Philarmonia Baroque Orchestra, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra della Radio Danese, Royal Liverpool Philarmonic Orchestra, Orchestra Haydn di Bolzano, Melbourne Symphony Orchestra, Washington Symphony Orchestra, New World Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro di Santiago del Cile, Orchestra del Capitole di Toulouse, S. Francisco Symphony Orchestra, Kammerorchester Basel, Orchestra da camera di Ginevra, Orchestra del Teatro La Fenice, Orchestra del Teatro di Sao Paulo, Orchestra Filarmonica di Bergen, Deutsche Symphonie Orchester Berlin, Frankfurt Radio Orchestra, Tonkunste Orchestra Wien, Handelsolisten Karlsruhe, Orquesta Camera Musicae, Orquesta Sinfonica de Barcelona, Akamus Berlin.
Ha diretto inoltre “Semele” di Handel (Festival di Spoleto, Canadian Opera Company – Toronto); “Catone in Utica” di Vinci (Teatro di Lugo di Ravenna); “L’incoronazione di Poppea” (Welsh National Opera, Frankfurt Opera, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Bologna, Opera du Rhin; Opera National de Bordeaux, Opera Garnier; Teatro La Scala): “L’isola disabitata” di Jommelli (Accademia Filarmonica Romana e Teatro dell’Opera di Roma; Teatro S. Carlo di Napoli); “L’Olimpiade” di Vivaldi (Teatro Rendano di Cosenza); “La Serva Padrona” di Pergolesi (Freiburg Konzerthaus); “Alcina” di Handel (Liceu di Barcellona); “Artaserse” di Hasse (Teatro di Lugo di Romagna); “Le nozze di Figaro” di Mozart (Welsh National Opera, Norway Opera); “Giulio Cesare” di Handel (Teatro Real di Madrid, Teatro Comunale di Bologna, Norway Opera, Opera di Toulon); “Amadigi” di Handel (Teatro S.Carlo di Napoli, Edimburgh Festival); “Zaide” di Mozart (Festival Mozart a La Coruña, Munich Radio Orchestra); “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno” (Queen Elisabeth Hall a Londra); il “Barbiere di Siviglia” di Paisiello (Teatro de La Monnaie – Bruxelles), “Il ritorno di Ulisse in patria” (Welsh National Opera, Teatro La Scala), “La clemenza di Tito” (Norway Opera), “Orfeo” di Monteverdi (Norway Opera e Teatro La Scala), “Ratto dal Serraglio” (Welsh Nations Opera, Opera du Rhin), “L’inimico delle donne” di Galuppi (Opera de Liege), “Orfeo” di Gluck (Norway Opera), “Cenerentola” di Rossini (Festival di Cartagena), “Messe Solemnelle” di Rossini (Norway Opera), “Don Giovanni” (Bergen Opera, Opera de Liege); “La finta semplice” di Mozart (Münchner Rundfunkorchester), “Orlando” di Handel (Welsh National Opera, Semperoper Dresden); “The Fairy Queen” di Purcell (Philarmonie di Berlino, Schwetzingen Festival, Bozar Bruxelles), “Pietro il grande” di Donizetti (Festival Donizetti di Bergamo), “Stabat Mater” di Rossini (Orquesta Sinfonica de Barcelona). Nel luglio 2005 ha firmato direzione musicale e regia di un nuovo allestimento dell’”Incoronazione di Poppea” presso il Teatro Liceo di Salamanca.
E’ stato direttore ospite presso l’opera di Oslo e direttore residente presso il RIAS Kammerchor di Berlino.
Nel 2003 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Artes et des Lettres dal Ministro francese della Cultura. E’ accademico dell’Accademia Filarmonica Romana. Assieme a Concerto Italiano ha inoltre ricevuto nel 2003 il Premio Abbiati per l’attività svolta.